Alla fine del Quattrocento il rimatore veneziano Andrea Michieli detto lo Strazzola è tra i primi (se non addirittura il primo) a scrivere una nutrita serie di componimenti poetici intorno al “mal francese”, malattia che diventerà, com’è noto, un particolare motivo della produzione letteraria e trattatistica scientifica cinque-secentesca. Il contributo valorizza questa precoce testimonianza ripercorrendo le rappresentazioni che lo Strazzola offre ai suoi lettori del “mal francese”. Si analizzano le strategie discorsive e argomentative dell'autore (la descrizione minuziosa dei sintomi dolorosi; le costanti preghiere; le critiche ai medici ciarlatani incapaci di curare il morbo; ecc.) e si riflette sull’utilizzo di un lessico tecnico-scientifico per la descrizione della malattia (buchi fistolati; carolo; ghiandussa; marciura; ecc.). Il motivo del “mal francese” è poi messo in relazione con gli altri temi sviluppati all'interno dei testi (la povertà e la misera; la satira verso le cortigiane; le critiche verso Carlo VIII).