Pittura e committenza nella Lombardia di primo Trecento

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Serval ID
serval:BIB_F0C5B1590C38
Type
PhD thesis: a PhD thesis.
Collection
Publications
Institution
Title
Pittura e committenza nella Lombardia di primo Trecento
Author(s)
Novelli Santina
Director(s)
Romano Gosetti di Sturmeck Serena
Institution details
Université de Lausanne, Faculté des lettres
Address
Faculté des lettres
Université de Lausanne
CH-1015 Lausanne

Publication state
Accepted
Issued date
2017
Language
italian
Abstract
La tesi propone la ricostruzione di uno scorcio délia vita artistica e culturale lombarda negli anni compresi tra la fine del Duecento e il 1340 circa.
In essa, nel corso di cinque capitoli, si snoda un racconto che dagli anni dell'egemonia politica di Ottone Visconti - al quale si legano gli affreschi che decorano la cosiddetta sala délia Giustizia nel castello di Angera - conduce agli anni délia signoria di Azzone, all'epoca délia quale è riferito il cantiere pittorico délia prima decorazione deU'interno del tiburio délia chiesa dell'abbazia cistercense di Chiaravalle Milanese.
Si tratta di un racconto figurato, punteggiato da una selezione di opere e cantieri decorativi che, analizzati sia nella loro specificità artistica - loro cronologia e funzione - che in vista dell'individuazione dei committenti, o, quanto meno, degli ambiti di committenza, si impongono all'attenzione per il loro valore di tasselli di fondamentale importanza per la ricostruzione di una trama di relazioni politiche e culturali largamente inedita.
Sullo sfondo di una Lombardia considerata nella sua estensione geografica medievale emergono finalmente le figure dei protagonisti, e accanto ai pittori (tra i quali si ricordano, per esempio, il Maestro del 1302, il Maestro dei Quattro Elementi, il Maestro délia tomba Fissiraga, il Maestro degli Evangelisti Visconti, il Maestro delle santé Faustina e Liberata, il Maestro di Sant'Abondio, il Maestro dell'Albero délia Vita e il Primo maestro di Chiaravalle), fasci di luce sono gettati su personaggi che ne furono i committenti o che furono importanti tramiti di cultura e di rapporti tra diverse personalità e diversi ambienti.
Nel corso délia dissertazione è emerso il ruolo di primo piano di tre grandi cardinali di origine settentrionale: il parmense Gerardo Bianchi, il ligure Luca Fieschi e il bergamasco Guglielmo Longhi, ma accanto a questi si sono anche recuperate le identité di personaggi assai interessanti come quella del converso-ingegnere dell'abbazia cistercense di Chiaravalle délia Colomba: Uberto Rubolo di Piacenza, che si argomenta poter essere stato l'ideatore del vano ottagonale al fondo délia sagrestia dell'abbazia di Chiaravalle délia Colomba - del quale si analizza la decorazione pittorica e per il quale viene per la prima volta ipotizzata la funzione - o del giureconsulto lodigiano Oldrado da Ponte, la cui vicenda biografica e intellettuale è importantissima per comprendere le scelte figurative e iconografiche dispiegate sulle volte délia chiesa di San Francesco a Lodi, dove si apprezza un'évidente e isolata conoscenza del Giotto padovano.
La casistica dei programmi decorativi e delle occasioni di committenza portate all'attenzione dall'elaborato è variegata, e tra queste ultime oltre aile committenze di ambito visconteo, riferibili all'epoca di Ottone, Matteo e Azzone, un ruolo importante ha avuto anche la considerazione di alcuni cicli di committenza monastica femminile: a tal proposito si sono considerate le decorazioni délia cosiddetta Torre di Ansperto del Monastero Maggiore a Milano, délia torre del monastero di Santa Maria Vetere a Como e délia chiesa del monastero Matris Domini a Bergamo. La tesi si conclude con un affondo nella realtà artistica e culturale bergamasca, la cui analisi, comprendente un riesame dell'attività del cosiddetto Primo maestro di Chiaravalle, ha permesso in ultimo di riallacciare i nodi con l'ambiente visconteo e con l'abbazia di Chiaravalle Milanese. Sul piano délia specificità del linguaggio pittorico l'arco cronologico sul quale si appunta la ricerca permette di apprezzare la genesi e i caratteri di un linguaggio che si puo dire lombardo prima del decisivo soggiorno milanese di Giotto e bottega (1336 ca.) e dell'attività del suo allievo Stefano. Di quest'ultimo, come noto, è traccia proprio sulle pareti del tiburio délia chiesa dell'abbazia di Chiaravalle Milanese, dove il suo intervento in parte si sovrappone a quello precedentemente realizzato dal cosiddetto Primo maestro di Chiaravalle.
Proprio per la presenza di questo palinsesto pittorico, il caso délia decorazione del tiburio dell'abbazia milanese ben esemplifica la fine délia stagione artistica e storica che la dissertazione ripercorre.

Create date
06/02/2018 13:19
Last modification date
30/10/2020 9:52
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